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Autore: Gabriele Cerri
L’edilizia si attesta tra i settori più energivori, infatti rappresenta il 40% del consumo totale di energia oltre che il 36% delle emissioni di gas serra e metà delle emissioni di PM2,5. Inoltre il parco edifici europeo è datato, visto che l’85% degli edifici sono risalenti a prima del 2001 e quindi caratterizzati da scarse prestazioni energetiche rispetto agli standard attuali. Da questi dati risalta la necessità di interventi di transizione ecologica radicali sul patrimonio edilizio europeo per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050 fissati dal Green Deal del 2019.
Punti chiave dell’articolo
- Il settore edilizio è responsabile del 40% del consumo energetico totale e del 36% delle emissioni di gas serra in Europa.
- L’85% degli edifici europei è stato costruito prima del 2001 e ha basse prestazioni energetiche.
- In Italia, il 72,7% degli edifici residenziali è stato costruito prima del 1976, con elevati consumi e inefficienze.
- Solo il 13% degli edifici italiani ha un Attestato di Prestazione Energetica (APE), rendendo difficile una mappatura completa delle inefficienze.
- L’UE, con la Direttiva Case Green, impone la riqualificazione di almeno il 16% degli edifici non residenziali inefficienti entro il 2030.
- Il settore pubblico italiano offre un’opportunità di transizione ecologica con 670.000 unità immobiliari senza vincoli storici o artistici.
- Il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione richiede collaborazione tra istituzioni, cittadini e aziende e un piano nazionale sostenibile.
- Enertech Solution supporta la transizione ecologica attraverso diagnosi energetiche e progetti di riqualificazione impiantistica per edifici pubblici e privati.
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La situazione del parco immobiliare in Italia
Parco immobiliare residenziale
Per quanto riguarda il parco immobiliare italiano si riscontra una situazione simile:
- il 25,4% degli edifici residenziali è stato costruito prima della Seconda guerra mondiale,
- il 47,3% degli edifici italiani risale al periodo tra il dopo guerra e il 1976,
- il 12% risale al periodo tra il 1976 e il 1990 e il 15,3% è stato costruito dopo il 1991.
Parco immobiliare settore pubblico
Per quanto riguarda il settore pubblico, rielaborando i dati disponibili sui periodi di costruzione raccolti da ENEA, si riporta che:
- il 13% degli edifici sono risalenti a prima del 1945,
- il 45% è stato costruito tra il 1946 e il 1980,
- il 24% tra il 1981 e il 1990 mentre gli edifici pubblici costruiti dopo il 1991 sono il 17%.
Inoltre se si prende in considerazione gli attestati di prestazione energetica (APE) risalta in generale la predominanza delle classi energetiche più basse, per cui gran parte degli edifici è caratterizzato da alti consumi ed inefficienze. Però solamente il 13% degli edifici è stato certificato, per cui i dati non sono pienamente rappresentativi dell’intero parco immobiliare.

Figura 1. Ripartizione per classe energetica degli APE residenziali emessi fino al 31/12/2023; Fonte: Elaborazione ENEA dei dati SIAPE

Figura 2. Ripartizione per classe energetica degli APE non residenziali emessi fino al 31/12/2023; Fonte: Elaborazione ENEA dei dati SIAPE
Alla luce di questi dati è evidente la necessità di rinnovamento del parco edilizio italiano, visto la grande mole di edifici desueti e caratterizzati da scarse prestazioni energetiche.
Transizione ecologica come opportunità di efficientamento energetico degli edifici
Una grande opportunità di transizione ecologica e miglioramento dell’efficienza del patrimonio edilizio italiano è rappresentato dal settore pubblico, nel quale sono state individuate 670.000 unità immobiliari senza alcun vincolo storico o artistico. Infatti è fondamentale sfruttare le occasioni di intervento in ottica di rispettare le disposizioni sulla riduzione dei consumi degli edifici imposte delle direttive UE come la nuova direttiva Case Green, la quale prevede in particolare il rinnovamento di almeno il 16% degli edifici non residenziali inefficienti entro il 2030.
Il raggiungimento di questi target e di una transizione ecologica e sarà possibile solo con la collaborazione tra cittadini, istituzioni e settore privato nell’aumentare il tasso di riqualificazione. In particolare sarà necessario l’adozione di un piano nazionale che includa criteri di sostenibilità economica, tecnica e ambientale. Un interessante sviluppo nell’ambito della riduzione dell’impatto ambientale è rappresentato dal settore dell’edilizia sostenibile e dell’analisi del ciclo vita dell’edificio.
Il contributo di Enertech Solution in questa opportunità di transizione ecologica
Enertech Solution con la sua pluriennale esperienza e un coeso team multidisciplinare contribuisce nel settore pubblico a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione attraverso consulenze, progetti di fattibilità tecnico-economica e progettazione di interventi di riqualifica energetica.
Tra le attività svolte riveste di particolare importanza la diagnosi energetica per conoscere i consumi e individuare opportunità di efficientamento, ad esempio si riporta il progetto di diagnosi energetica di un centro commerciale in provincia di Milano. Un altro lavoro in primo piano è il progetto di fattibilità tecnico-economica per interventi di riqualificazione impiantistica degli edifici di proprietà di un comune nell’hinterland milanese.