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Autore: Francesca Ciccolella
Punti chiave dell’articolo
- La normativa BIM si basa su standard internazionali (UNI EN ISO 19650) e nazionali (UNI 11337), che guidano la digitalizzazione dei processi edilizi.
- I LOD (Level of Development) definiscono il livello di dettaglio informativo e geometrico degli oggetti nei modelli BIM.
- Ogni LOD, da A a G, corrisponde a una fase del ciclo di vita dell’opera e a un grado crescente di definizione.
- Il concetto di LOIN (Level of Information Need) nasce per evitare la sovrabbondanza informativa e concentrarsi solo su ciò che è necessario.
- La normativa più recente invita a passare dai LOD ai LOIN per garantire una gestione più efficiente, mirata e sostenibile dei modelli BIM.
Cos’è il BIM e perché è rilevante nella normativa
Il BIM (Building Information Modeling) rappresenta una metodologia di lavoro nel campo della progettazione, realizzazione e gestione di un’opera edilizia o infrastrutturale. I modelli BIM sono modelli informativi interdisciplinari e condivisi, che contengono dati sull’intero ciclo di vita dell’opera.
All’interno della metodologia, la normativa BIM gioca un ruolo fondamentale nel definire gli standard informativi necessari in ogni fase di sviluppo progettuale. Due concetti chiave in questo ambito sono i LOD (Level of Development) e i LOIN (Level of Information Need).
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LOD (Level of Development): significato e definizione normativa
All’interno della metodologia BIM i LOD definiscono il livello di sviluppo degli oggetti digitali che compongono i modelli, specificando quantità e qualità del contenuto informativo. Sono strumenti funzionali al raggiungimento degli obiettivi progettuali e gestionali del modello, in relazione alla fase del processo in cui vengono utilizzati e gli obiettivi del modello cui si riferiscono.
Le due definizioni di LOD BIM
L’acronimo “LOD” può assumere due significati distinti a seconda della definizione inglese o americana:
- Level of Definition (definizione inglese)
- Level of Development (definizione americana)
In entrambi i casi, si tratta di una scala di livelli a cui viene associata una nomenclatura standard, variabile in base alla normativa di riferimento.
La normativa BIM in Italia: la UNI 11337
In Italia, la normativa di riferimento è la UNI 11337 “Edilizia e opere di ingegneria civile – Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni”, nello specifico i LOD sono analizzati nella parte 4:
“Evoluzione e sviluppo informativo di modelli, elaborati e oggetti”.
Questa norma scompone i LOD secondo una struttura grafica e testuale/multimediale, che include per esempio: tempi, costi, sostenibilità, gestione e manutenzione. La normativa definisce una scala di LOD di natura generica impiegata come base di riferimento generale, che classifica i LOD BIM in:
- LOD A (oggetto simbolico): le entità sono rappresentate graficamente attraverso un sistema geometrico simbolico. Le caratteristiche quantitative e qualitative (prestazione, dimensione, forma, ubicazione, costo, ecc.) sono indicative;
- LOD B (oggetto generico): le entità sono virtualizzate graficamente come un sistema geometrico generico. Le caratteristiche qualitative e quantitative sono approssimate;
- LOD C (oggetto definito): le entità sono virtualizzate graficamente come un sistema geometrico definito. Le caratteristiche qualitative e quantitative sono definite in via generica nel rispetto dei limiti della normativa vigente e delle norme tecniche di riferimento;
- LOD D (oggetto dettagliato): le entità sono virtualizzate graficamente come un sistema geometrico dettagliato. È definita l’interfaccia con altri sistemi specifici di costruzione, compresi gli ingombri approssimati di manovra e manutenzione;
- LOD E (oggetto specifico): le entità sono virtualizzate graficamente come uno specifico sistema geometrico specifico. È definito il livello di dettaglio relativo alla fabbricazione, l’assemblaggio e l’installazione compresi gli specifici ingombri di manovra e manutenzione;
- LOD F (oggetto eseguito): gli oggetti esprimono la virtualizzazione verificata sul luogo dello specifico sistema produttivo eseguito/costruito (as built). Sono definiti per ogni singolo prodotto gli interventi di gestione, manutenzione e/o riparazione e sostituzione da eseguirsi lungo tutto il ciclo di vita dell’opera;
- LOD G (oggetto aggiornato): gli oggetti esprimono la virtualizzazione aggiornata dello stato di fatto di una entità in un tempo definito. Sono definiti per ogni singolo prodotto gli interventi di gestione, manutenzione e/o riparazione e sostituzione da eseguirsi lungo tutto il ciclo di vita dell’opera.

Il ruolo del LOD nella metodologia BIM
All’interno della metodologia BIM, il concetto di LOD ha introdotto una strutturazione dei modelli basata su dati geometrici arricchiti da attributi informativi come materiali, prestazioni, caratteristiche tecniche e costi.
Tuttavia, la definizione dei LOD e i relativi contenuti possono variare da paese a paese, a seconda dello standard adottato. Ogni standard stabilisce infatti una correlazione specifica tra gli obiettivi del modello e i livelli di dettaglio richiesti.
È importante sottolineare che i modelli BIM possono essere sviluppati con diversi livelli di dettaglio, sia grafico che informativo. Un eccesso di informazioni non necessarie, però, rischia di compromettere l’efficienza e la fluidità dei processi progettuali. Per rispondere a questa criticità è stato introdotto il concetto di LOIN (Level of Information Need).
Dai LOD ai LOIN: il nuovo approccio della normativa BIM
Il LOIN BIM sposta l’attenzione dal livello di dettaglio grafico al fabbisogno informativo reale, ovvero alle informazioni effettivamente necessarie in un determinato momento del processo.
Questo approccio è introdotto dalla norma UNI EN ISO 19650, parte 1:
“Organizzazione e digitalizzazione delle informazioni relative all’edilizia e alle opere di ingegneria civile, incluso il BIM – Gestione informativa mediante il Building Information Modelling”.
L’obiettivo del LOIN è evitare l’inserimento di informazioni superflue nei modelli BIM e focalizzarsi su ciò che serve per prendere decisioni o svolgere specifiche attività. La normativa prevede quindi un passaggio dai LOD ai LOIN, dove il grado di approfondimento è definito in funzione del progetto e delle fasi.

Come si definiscono i LOIN
La definizione dei LOIN si basa su una descrizione della granularità delle informazioni scambiate, indicando quante e quali informazioni devono essere incluse in ogni oggetto in base a:
Prerequisiti basati su:
- Scopo delle informazioni da consegnare
- Scadenze delle consegne delle informazioni
- Attori coinvolti nel flusso informativo
- Oggetti organizzati in una o più strutture di scomposizione
Fabbisogno informativo, basato su:
- Tipologia di rappresentazione geometrica da dare all’oggetto
- Tipologia di informazioni alfanumeriche
- Documentazione associata all’oggetto
Conclusione: evoluzione normativa e centralità dell’informazione
Il concetto di LOIN BIM rappresenta una svolta nella normativa BIM, superando la standardizzazione rigida e proponendo una gestione informativa flessibile e mirata. Questo approccio consente di ottimizzare i modelli BIM, adattandoli alle reali esigenze dei professionisti in ogni fase del ciclo di vita dell’opera. Contattaci per una consulenza sui servizi BIM.